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Tecarterapia a Biella per patologie osteoarticolari e muscolari

Tecarterapia a Biella per patologie osteoarticolari e muscolari
Poliambulatorio autorizzato Dott. Gianluca Grossi - Direttore Sanitario
Visita Fisiatrica e Fisiatria a Biella Dott. Alberto Molino - Direttore Tecnico
Visita Fisiatrica e Fisiatria a Biella

TECARTERAPIA

La terapia che stimola i processi riparativi fisiologici attraverso la generazione di calore.

Indicata in presenza di patologie osteo-articolari acute e croniche, ma anche come supporto alla riabilitazione post-chirurgica ed alla cura delle lesioni muscolari e dei traumi distorsivi, la Tecarterapia è una tecnica che, attraverso la generazione di calore all'interno dell'area interessata, stimola l'energia interna dell'organismo al fine di attivarne i processi antinfiammatori e riparativi naturali.

I suoi benefici derivano dalla capacità di aumentare il microcircolo, la vasodilatazione e la temperatura interna alla zona lesa, con un effetto analgesico e di stimolo all'attività metabolica che agisce anche negli strati più profondi dei tessuti danneggiati, facilitandone così la guarigione e riducendo la sensazione di dolore.

Grazie alla sinergia d’azione fra strumentazione all’avanguardia, tecniche manuali e prodotti funzionali che agiscono sul sistema neuromuscolare, circolatorio e propriocettivo, il metodo ha la capacità di riportare il corpo in equilibrio, riattivandone le sue naturali funzionalità.

PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO

La tecarterapia, nota anche come tecar o trasferimento energetico capacitivo-resistivo, è un elettromedicale che utilizza un segnale elettromagnetico per indurre variazioni circolatorie dall’interno dei tessuti a scopo terapeutico.

In base all’intensità dello stimolo applicato ai tessuti è possibile avere tre differenti tipologie di reazione endogene:

  1. incremento della velocità del microcircolo
  2. vasodilatazione
  3. incremento della temperatura.

La tecarterapia sfrutta il principio fisico del condensatore, il quale comprende 4 elementi:

  • Le armature, cioè due piastre poste una di fronte all’altra
  • Il materiale isolante interposto tra le due armature
  • Il generatore elettrico collegato alle due armature, che crea tra  queste una differenza di potenziale.

In un condensatore le cariche elettriche tendono ad addensarsi in prossimità del materiale isolante posto tra di esse.

In un modello biologico questo principio fisico permette di mobilizzare gli elettroliti presenti nel tessuto innescando un movimento che nel tempo tende a far addensare le cariche dall’interno, verso il materiale isolante che riveste l’elettrodo attivo.

Questo movimento produce un riequilibrio del potenziale elettrico della membrana cellulare, con un conseguente aumento del consumo di ossigeno (ipossia relativa).

Il corpo reagisce aumentando l’apporto di sangue per sostenere questo processo fisiologico.

Variando la forza applicata agli elettrodi si crea una sempre maggiore necessità di ossigeno, che porta l’organismo a sostenere questo processo con vasodilatazione, a volte così intensa da far variare la temperatura del tessuto.

Il medico, dopo la diagnosi, indica al terapista l’obiettivo terapeutico in modo da utilizzare queste tre reazioni in maniera appropriata, in base allo stato patologico del tessuto (patologia acuta o cronica).

La tecar genera un aumento della temperatura endogena in un dato punto del corpo, che si diffonde nei tessuti circostanti ed attraverso il sistema circolatorio, facendo aumentare la temperatura (come in presenza di uno stato febbrile).

L’organismo si difende da tale aumento di temperatura attraverso l’incremento del flusso sanguigno, che provoca una riduzione del dolore (effetto antalgico), nonché una riduzione della rigidità articolare.

Con la tecar si possono raggiungere profondità anche di 7 cm senza utilizzare sorgenti di energia molto forti, eliminando così le controindicazioni e gli effetti spiacevoli del surriscaldamento della superficie, della disidratazione e della dispersione di energia a livello degli stati tessutali superficiali.

MODALITA' D’USO E CAMPI DI APPLICAZIONE:

La tecar può essere utilizzata sia in fase acuta, cioè quando c’è dolore, sia in fase cronica.

Un protocollo di tecarterapia prevede solitamente un’applicazione di 20-30 minuti. Il trattamento deve comunque essere parte di un programma più completo, che prevede l’utilizzo congiunto di altre metodiche ed elettromedicali.

Vengono utilizzate due tipologie differenti di elettrodi: il capacitivo per patologie più superficiali ed il resistivo per patologie più profonde. Un segnale elettromagnetico ad altissima fedeltà attiva dall’interno la circolazione sanguigna e linfatica. La stimolazione naturale di questo sistema favorisce il recupero funzionale in maniera immediata, veloce e stabile nel tempo.

In base all’intensità della stimolazione si regola l’entità dell’incremento di temperatura interna, permettendo al tessuto di ricevere in modo naturale grandi o piccole quantità di sangue, secondo necessità. Inoltre, in base al tipo di elettrodo scelto è possibile decidere dove agire: su quali strutture - muscolari o articolari - e su quali aree ben specifiche, più o meno estese - dall’anca o spalla alla falange.

Una soluzione efficace che, unitamente all’attività manuale del fisioterapista, facilita e velocizza i processi riparativi naturali in caso di:

DOLORE ACUTO E CRONICO

In caso di traumi, infiammazioni o sindromi dolorose si elimina la causa dello stesso grazie all’azione antinfiammatoria e all’aumento della temperatura del tessuto (per es. in caso di contratture).

DISABILITÀ

In questa condizione altamente limitante, come nel caso dell’arto fantasma, il trattamento dà sollievo dal forte dolore.

EDEMA

Il processo di riassorbimento naturale richiede lungo tempo. Grazie alla stimolazione della circolazione mediante trattamento con tecar, che può essere ripetuto più volte al giorno, si ottiene un riassorbimento immediato dei liquidi accumulati.

DUSTURBI EMOLINFATICI

Condizioni più gravi come un linfedema, o lievi come un semplice ristagno di liquidi che dà la cosiddetta sensazione di “gambe pesanti”, trovano sollievo immediato grazie alla riattivazione della circolazione sanguigna e linfatica.

CONTRATTURA MUSCOLARE 

L’incremento della temperatura permette di sciogliere rapidamente la contrattura, aiutando il tessuto a recuperare l’omeostasi più rapidamente.

IPOTONIA

La tecarterapia è usata anche per un recupero del corretto tono muscolare, grazie al ripristino del metabolismo energetico.

IPOTONIA

É possibile diminuire drasticamente il rischio di cadute causate dalla perdita di tono e forza muscolare dovuto all’età. Aumentare l’apporto di ossigeno e nutrienti al muscolo ipotonico permette di recuperare le condizioni ottimali ed ottenere migliore equilibrio e stabilità.

SARCOPENIA, ANZIANI, PATOLOGIE NEURODEGENERATIVE

É possibile diminuire drasticamente il rischio di cadute causate dalla perdita di tono e forza muscolare dovuto all’età. Aumentare l’apporto di ossigeno e nutrienti al muscolo ipotonico permette di recuperare le condizioni ottimali ed ottenere migliore equilibrio e stabilità.

RIABILITAZIONE CONSERVATIVA

É possibile lavorare su lesioni tendinee, borsiti, esiti di traumi ossei, distrazioni osteo-articolari acuti e recidivanti, processi artrosici, lombalgie, sciatalgie o cervicalgie.

RIABILITAZIONE POST-CHIRURGIA

Eliminare immediatamente l’infiammazione per una riduzione dei tempi di recupero significa ripristinare la funzionalità della zona colpita in tempi brevi.

SINDROME DA OVERTRAINING

Un insufficiente recupero muscolare in seguito ad uno sforzo provoca una grave affaticamento e indolenzimento muscolare. Con la tecarterapia si possono evitare queste conseguenze, aumentando la capacità del muscolo di sostenere i carichi di lavoro.

UROLOGIA

Incontinenza urinaria, dolore del pavimento pelvico, recupero post-partum sono aspetti che dipendono dal tono della muscolatura profonda, che con la teca può essere tratta in modo efficace e non invasivo.

Fonte: Top Physio


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