La lombalgia acuta è uno dei disturbi più comuni per cui gli adulti si rivolgono a un medico. La maggior parte dei pazienti, circa l’85%, guarisce con un adeguato trattamento conservativo. Tuttavia, è fondamentale una corretta valutazione da parte di un chirurgo vertebrale per identificare quei rari casi, circa il 5%, in cui la lombalgia è sintomo di gravi patologie che richiedono interventi più specifici.

Trattamento conservativo e infiltrativo

La maggior parte dei pazienti con lombalgia acuta trae beneficio dalla terapia farmacologica antinfiammatoria e antidolorifica convenzionale. Tuttavia, una parte più piccola di pazienti può necessitare di un trattamento infiltrativo. Quest’ultimo, offre il vantaggio di agire in modo più mirato sul segmento articolare zigoapofisario o la radice nervosa interessata dalla patologia.

L’intervento consiste, previa accurata preparazione e disinfezione della cute, nella somministrazione, mediante introduzione di un ago fino alle sedi anatomiche interessate, di sostanze terapeutiche quali: corticosteroidi, corticosteroidi con anestetico locale. L’infiltrazione è effettuata anche con l’aiuto di apparecchiature radiologiche che permettono un’elevata precisione nella somministrazione del farmaco, in corrispondenza della specifica sede di origine del dolore.

I benefici del trattamento infiltrativo

I benefici del trattamento infiltrativo sono variabili in relazione alla diversità delle sostanze terapeutiche utilizzate ed alle finalità del trattamento effettuato. Nella maggior parte dei casi si osserva un miglioramento della sintomatologia dolorosa per un periodo di tempo variabile da caso a caso. Tuttavia in alcuni pazienti questo obiettivo può non essere conseguito, con persistenza dei sintomi. Il risultato funzionale definitivo è correlato anche ad una corretta gestione clinica del periodo successivo alla procedura.

I benefici della procedura infiltrativa rx guidata posso essere:

Riduzione degli effetti collaterali correlati all’ prolungato di farmaci analgesici, antinfiammatori o corticosteoridi, tra cui ipertensione, intolleranza glucidica e gastropatie, osteoporosi
Riduzione della durata del dolore e dei tempi di recupero da parte del paziente, derivante dalla mirata somministrazione del farmaco in corrispondenza della precisa sede del dolore.
In ultima analisi, la somministrazione di anestetico nella presunta sede di dolore, permette al medico di fare una miglior diagnosi differenziale aumentando così la precisione diagnostica.