Incontinenza urinaria: cause e sintomi
L’incontinenza urinaria è per definizione una perdita involontaria di urina, che può essere di varia entità (da poche gocce a perdite consistenti) e manifestarsi in modo diverso.
Si tratta di un disturbo molto diffuso (si stima che solo in Italia siano oltre 9 milioni di persone a soffrirne), che può derivare da differenti condizioni fisiche o da uno scorretto stile di vita, e che interessa prevalentemente le donne (a causa dell’anatomia del tratto urinario e delle variazioni ormonali), sebbene anche gli uomini possano soffrirne.
Indipendentemente dalla causa che ne è all’origine e dal modo con cui si manifesta, questa problematica ha sempre forti implicazioni sulla qualità di vita e sul benessere emotivo, sociale e psicologico della persona che ne è interessata, e per alcuni costituisce una forma di disagio tale da non rivolgersi al proprio medico per la vergogna o perché non sa che esiste possibilità di trattamento.
E’ importante sottolineare che, sebbene alcune cause dell’incontinenza siano persistenti, molto spesso si tratta di una condizione curabile o che, comunque, può essere gestita con successo attraverso un adeguato percorso terapeutico associato ad un corretto stile di vita.
Parlarne apertamente può quindi fare la differenza per la propria qualità di vita, in quanto si tratta di un disturbo che può essere affrontato e risolto, spesso in modo definitivo.
COME FUNZIONA LA VESCICA E COME AVVIENE LA CONTINENZA URINARIA.
Per comprendere le cause e i diversi tipi di incontinenza, occorre considerare come funziona la vescica.
La vescica è un muscolo che, insieme a reni, ureteri e uretra, costituisce il sistema urinario e concorre ad espellere attraverso l’urina parte delle tossine prodotte dal corpo.
La sua funzione è paragonabile a quella di un serbatoio che raccoglie e trattiene le urine e si adatta al riempimento a mano a mano che l’urina defluisce in essa. Se non esistesse, le urine uscirebbero in continuazione dal corpo, perché la loro produzione, seppur con flussi diversi, è continua.
La vescica è composta da muscolatura liscia, involontaria, che si riempie come un sistema elastico e che, se non ci fosse un controllo, si contrarrebbe e svuoterebbe in automatico una volta raggiunto il livello massimo di riempimento.
Quando l’apparato urinario funziona correttamente, nel momento in cui il livello di urina raggiunge una certa soglia, provoca un aumento della pressione interna della vescica e di quella esterna, provocata dai muscoli dell’addome e dalla distensione dell’intestino. I recettori di pressione posti sulla parete vescicale, attraverso il sistema nervoso, inviano l’avviso che la vescica si sta riempiendo al cervello, il quale, se non c’è la possibilità di urinare, inibisce la contrazione della vescica, mentre i muscoli del pavimento pelvico impediscono che quelli di chiusura dell’uretra (gli sfinteri uretrali) si aprano, lasciando fuoriuscire l’urina.
Al contrario, quando si raggiunge il bagno, il cervello toglie l’inibizione, gli sfinteri si rilassano, il pavimento pelvico si rilascia, mentre il muscolo della vescica si contrae, lasciando fuoriuscire l’urina.
Qualsiasi disturbo, trauma o malattia che interferisca con questo meccanismo o alteri il funzionamento degli sfinteri e la capacità di contenimento della vescica (come nel caso di un pavimento pelvico ipertonico o ipotonico), causa l’incontinenza.
LE TIPOLOGIE DI INCONTINENZA URINARIA.
Per semplificare la comprensione del disturbo e migliorare la gestione dei suoi sintomi, l’incontinenza urinaria viene classificata in diverse tipologie, differenti in funzione della sintomatologia.
L’incontinenza urinaria da stress o sforzo, da urgenza e mista sono le più comuni, mentre quella ostruttiva, funzionale, riflessa e totale sono più rare.
- Incontinenza urinaria da stress o sforzo: è una perdita involontaria di urina che si verifica in seguito ad un repentino aumento della pressione addominale (ad esempio, durante una risata, uno starnuto, un colpo di tosse o quando si sollevano dei pesi). In questo caso, con l’indebolimento dei muscoli che controllano la continenza, lo sfintere uretrale non riesce a stare contratto con l’aumento della pressione addominale e provoca una perdita non controllata di urina;
- Incontinenza urinaria da urgenza: si verifica quando la perdita di urina avviene in conseguenza di un improvviso ed impellente bisogno di urinare, che non si è in grado di controllare e trattenere. E’ una condizione legata ad una contrazione anomala della vescica (la c.d. vescica iperattiva). Si tratta del tipo di incontinenza più frequente negli anziani, sebbene anche i giovani possano soffrirne;
- Incontinenza urinaria mista: è caratterizzata dalla compresenza dei sintomi dell’incontinenza urinaria da sforzo e da urgenza;
- Incontinenza da rigurgito o ostruttiva: è legata all’incapacità di svuotare completamente la vescica, che determina una perdita di urina frequente o costante. In questo caso, la persona ha un ridotto stimolo ad urinare e durante la minzione viene prodotto solo un debole flusso di urina;
- Incontinenza urinaria funzionale: si verifica quando, a causa di un decadimento fisico o cognitivo (per esempio, in seguito a demenza o ad un ictus) o delle barriere ambientali, la persona ha una normale funzione della vescica e sente lo stimolo ad urinare, ma non riesce a riconoscerlo o a raggiungere il bagno (a causa, per esempio, di disturbi visivi, una compromissione della funzione cognitiva o una ridotta mobilità);
- Incontinenza urinaria riflessa: è una perdita di urina legata ad una disfunzione dei meccanismi di controllo neurologico dei muscoli della vescica, solitamente legata a disturbi neurologici. In questo caso, la persona non avverte lo stimolo ad urinare;
- Incontinenza urinaria totale: si tratta di una perdita continua di urina, durante il giorno e la notte, oppure di una perdita frequente e non controllabile di grandi quantità di urina. In questi casi, la vescica non ha alcuna capacità di contenimento ed è una condizione che può derivare da difetti anatomici, come una lesione al midollo spinale, oppure da aperture anomale (le c.d. fistole) tra la vescica e le strutture adiacenti, quali la vagina.
LE CAUSE DELL’INCONTINENZA URINARIA.
Le cause all’origine di questo disturbo sono molteplici, anche in relazione al tipo di incontinenza.
In presenza di incontinenza urinaria da sforzo, la causa risiede in un indebolimento dello sfintere uretrale o della muscolatura del pavimento pelvico, che può derivare da infezioni (urinarie o vaginali), patologie del sistema nervoso o muscolare e, nella donna, gravidanza, menopausa, stitichezza cronica, obesità o scarsa attività fisica. Anche svolgere un lavoro pesante o praticare un’attività fisica intensa (come gli sport che prevedono salti o il sollevamento pesi), può provocare un brusco incremento della pressione addominale e provocare piccole o grandi perdite di urina.
Anche l’ipertrofia prostatica o gli interventi alla prostata negli uomini possono determinare una perdita di controllo della vescica, così come un eccesso di fumo o alcool.
Nel caso dell’incontinenza urinaria da urgenza, tra le cause più comuni vi sono le malattie neurologiche (che possono compromettere la comunicazione tra cervello e vescica), variazioni ormonali (come quelle legate alla menopausa), sovrappeso, obesità, infezioni urinarie, interventi chirurgici o assunzione di determinati farmaci.
L’incontinenza urinaria da rigurgito può essere, invece, determinata da un’ostruzione dell’uretra (a causa di un tumore o di un adenoma della prostata), da stitichezza, danni ai nervi, sclerosi multipla o diabete.
In linea generale, tuttavia, le cause più frequenti all’origine dell’incontinenza sono:
- La vescica iperattiva (nei bambini e nei giovani adulti)
- L’indebolimento della muscolatura pelvi-perineale dopo il parto o a causa delle variazioni ormonali durante la menopausa (il calo degli estrogeni che si verifica in questa fase della vita può infatti influire sulla tonicità del pavimento pelvico e sulla sua funzione di continenza urinaria)
- L’ingrossamento della prostata che causa ostruzione del collo vescicale o un intervento chirurgico alla prostata che danneggia gli sfinteri negli uomini di mezza età, rendendo più difficile bloccare la fuoriuscita di urina
- Disturbi di natura funzionale, come ictus e demenza, negli anziani
- Patologie che alterano la funzionalità nervosa, come il Parkinson e l’Alzheimer, lesioni o danni al sistema nervoso.